Francesca Pascale riconosce a Giorgia Meloni di non essere omofoba e la sua leadership ma accusa il governo, la sinistra e Forza Italia.
Archiviata la lite con Gasparri sui social, Francesca Pascale torna a parlare di politica al Todi Festival e, successivamente, in un’intervista su Today. Il bersaglio principale è Giorgia Meloni, a cui riconosce di essere “come donna, come persona e come leader, un 10” e “non omofoba” ma contesta l’operato del suo governo, soprattutto sul fronte dei diritti civili. L’ex compagna di Silvio Berlusconi non risparmia neanche la sinistra. Ecco, a seguire, le sue dichiarazioni.

Francesca Pascale critica la sinistra e Forza Italia
Durante l’intervista a Today, anche la sinistra finisce nel mirino di Francesca Pascale: “Il problema è nel programma elettorale. Tutti appoggiano qualcosa senza avere un programma“. E sul Ddl Zan spiega: “Io ero a favore, ma c’era troppo e tutto insieme. Il cambiamento ha bisogno di tempi. Non apparteniamo solo alla comunità lgbt“.
Pur non avendo mai votato a sinistra, ammette di apprezzare gli intellettuali di quell’area più dei politici. Resta però fedele a Forza Italia, anche se critica l’attuale direzione: “Tajani, con tutto il rispetto verso la persona, sta dando al partito la possibilità di resistere, non la possibilità di esistere nel senso liberale che ci ha regalato Silvio Berlusconi“.
“Giorgia Meloni non è omofoba, le do 10”
“Come donna, come persona e come leader, le do 10. Come sostanza rispetto al suo governo, invece, non le posso dare un voto. Non classificata“. Così Francesca Pascale giudica Giorgia Meloni. Le riconosce la forza di aver scalato un partito “ultra fascista e maschilista“, ma le imputa la responsabilità di non usare il suo ruolo per tutelare davvero i diritti. “Tutto quello che può fare contro la comunità lgbtq lo fa, tutto quello che potrebbe fare non lo fa“, dichiara.
“Si dice spesso che ha accanto a sé una comunità omosessuale, il fatto che non sia omofoba nel privato ma che lo sia pubblicamente, con la responsabilità istituzionale, fa arrabbiare“, prosegue. Nel confronto con Elly Schlein, l’ex compagna di Silvio Berlusconi è netta: “Credo ci sarà anche un secondo round meloniano. L’opposizione non c’è. Non si può fare opposizione solo andando sul carro del Pride“.